Salve a tutti, mi chiamo Borraccino, ho 20 anni e sono l'ideatore e conduttore di un programma in onda su YouTube, intitolato ''Tubo delle Vittorie'', nel quale parlo della mia passione per la televisione con lo scopo di far conoscere ai miei coetanei e ai giovani ragazzi ciò che non conoscono del passato del piccolo schermo.
La seconda puntata non poteva non essere dedicata ai Giochi senza frontiere, dato l'imminente arrivo del remake ''Eurogames'', al debutto oggi. Il titolo è infatti ''RITORNI SENZA FRONTIERE'', un vero e proprio racconto speciale e celebrativo dalla durata di 20 minuti, nel quale si ripercorre la storia dei JSF in modo moderno, ironico e leggero, con l'ausilio di spezzoni d'epoca e aneddoti.
Soprattutto, il video vede la PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI 3 CONDUTTORI STORICI DEI GIOCHI: all'interno potrete trovare una lunga intervista a ROSANNA VAUDETTI, in collegamento telefonico, e due videomessaggi, rispettivamente da parte di CLAUDIO LIPPI ed ETTORE ANDENNA. I tre volti storici ricordano il loro legame con i Giochi ed esprimono la loro sull'idea degli Eurogames.
Inoltre, è presente un FILMATO INTROVABILE: direttamente dalla versione invernale datata Natale 1976, Guido Pancaldi e Gennaro Olivieri presentano per la prima volta Ettore Andenna, al debutto assoluto nel programma.
La puntata è stata realizzata con la preziosissima collaborazione di Gianni Magrin (autore del libro ''Giochi senza Frontiere - Trent'anni di giochi'') e del caro Marko Vostan, che ha condiviso l'episodio anche sulla pagina ufficiale Facebook del fan club dei Giochi.
LINK - VIDEO: Se ne avete piacere, potete ISCRIVERVI al Canale, mettere MI PIACE e lasciare un commento! Spero che piaccia a tutti gli utenti del Forum, veri cultori e appassionati di questa manifestazione! Un saluto a tutti!
Ciao Borraccino! Ho appena visto il tuo video. Hai fatto un ottimo lavoro di presentazione dello show e fa un certo effetto risentire figure storiche come Rosanna Vaudetti, Claudio Lippi ed Ettore Andenna. Il mio pensiero è che sarebbe bello se a partire dai più giovani, si risvegliasse quell'animo giocoso, goliardico e se vogliamo anche autentico, in un'era dove a far paura non è la parola Europa (che poi è assolutamente vero che spaventa se si parla di questioni politiche) ma tutto ciò che si cela nel digitale. Dunque meno social e più socializzazione.
