Giochi Senza Frontiere - Il forum

INTERVISTA AD AXEL ESCALLE (arbitro francese edizioni JSF 1997-99), JSF Forum

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view post Posted on 6/3/2017, 18:39     +1   -1

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Riprendiamo l'intervista di Sebastien Dias ad Axel Escalle , arbitro francese delle edizioni di JSF 1997-1999.
Grazie a Sebastien per averci concesso qualche tempo fa il testo (lo pubblichiamo in ritardo, ma meglio che mai)

Sébastien Dias (JSfnet.fr): Come sei stato scelto da France 2 nel ruolo di arbitro?
Axel Escalle (arbitro francese 1997-1999): A quel tempo, ero macchinista a teatro. Il produttore dello show ed io eravamo nello stesso club di hockey su ghiaccio a Boulogne-Billancourt [un comune limitrofo di Parigi, ndr]. Stava cercando qualcuno che aveva abilità sportive e nozioni di arbitro, ed era il mio caso. Mi sono messo a disposizione, ero un fan dello show ed ho accettato.

JSfnet.fr: Quali erano i requisiti per diventare un arbitro?
A. E: Ogni tv nazionale aveva la responsabilità di assumere la persona che ritenevano più opportuna. Nel 1997, l'arbitro olandese era un annunciatore, senza alcuna nozione di sport.

JSfnet.fr: Come si svolgeva il lavoro del direttore di gara?
A. E .: Il giorno dell'arrivo delle squadre, partecipavamo ai giochi dimostrativi con una squadra assunta dalla tv nazionale organizzatrice. Spesso facevamo aggiusti ai giochi in corso d'opera. Il giorno dopo i giocatori osservavano dalla tribuna. Con i presentatori e i capitani andavamo sul set per i vedere i giochi da vicino. Poi si scrivevano le regole esatte in francese e inglese. Io ero in contatto con la squadra francese. Denis Pettiaux parlava francese, ma per i capitani che non capivano , interveniva il giudice del paese di appartenenza per tradurre.

JSfnet.fr: Le decisioni arbitrali erano spesso contestate ?
E. A. Dipendeva nazionalità. I francesi erano in realtà più rispettosi. Gli ungheresi e gli olandesi invece i contestatori. Sul gioco finale della seconda puntata del 1997, ho avuto un problema con il capitano ungherese, che ha accusato il giocatore portoghese di aver toccato i bordi che presidiavano la rete, che il regolamento proibiva. E 'stato molto virulento. Il reclamo poteva cambiare la classifica finale, ma guardando le immagini abbiamo capito che il giudizio era corretto. In generale, per fortuna c'era Denis Pettiaux!Denis Pettiaux veniva dal circo così lui aveva sia il lato sportivo che quello artistico, quando qualcosa non funzionava spesso era lui che sapeva come migliorare il gioco o trasformarlo E 'stato davvero bello lavorare con lui. Sempre nel 1997, la produzione ha sospettato che gli ungheresi provassero di notte i giochi e c'era una storia di braccialetti scambiati dopo il sorteggio dei concorrenti ma non è mai stato dimostrato.

JSfnet.fr: E 'vero che alcuni giochi sono stati rifatti per problemi alle riprese?
E. R. Assolutamente no. Il più che poteva accadere è che il gioco si fermasse dopo pochi secondi se c'era un problema tecnico. Ma non essere soddisfatti del risultato sia in termini sportivi che di immagine e rifare il gioco, non l'ho mai visto.

JSfnet.fr: Quali sono le persone che ti sono state più vicino?
A. E .: Lia, l'arbitro sloveno e Babys la greca. Abbiamo formato un buon trio tutti e tre! Tra gli arbitri e gli animatori, abbiamo stretto molto. Andavamo spesso a cena, spesso uscivamo insieme.

JSfnet.fr: Hai avuto il tempo di visitare le città ospitanti?
E. R. Si, tra due puntate nei giorni in cui l'equipe installava i nuovi giochi. Ho preferito Budapest, una città che si muoveva, è stato bello. Le Castella era un piccolo villaggio, c'era una strada. Il mio albergo era dall'altra parte del villaggio e quando andavo sul set conoscevo tutti. E' stato davvero bello.

JSfnet.fr: "Giochi senza frontiere" potrebbe tornare in televisione?
A. E: Penso che il pubblico è ancora interessato. Poi è un problema di co-produzione e accordi tra le diverse televisioni . Ci sono sempre piccole tensioni: sapendo che tutto è in un unico luogo, dipende dalla squadra che organizza e impone la sua legge anche alle altre tv.

JSfnet.fr: Sul set dell'edizione del 1999, lo sapevate già che non ci sarebbe stata un'altra edizione?
E. R. C'erano tante voci. Così, ho preso a ragionare subito su un altro lavoro ed ho aderito alla Federazione Francese di Ice Sports. La federazione hockey è diventato indipendente e lavoro qui dalla fine dei JSF.

GRAZIE A SEBASTIEN DIAS
 
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view post Posted on 7/3/2017, 14:56     +1   +1   -1
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CITAZIONE (nicolaannunziata @ 6/3/2017, 18:39) 
A. E: sapendo che tutto è in un unico luogo, dipende dalla squadra che organizza e impone la sua legge anche alle altre tv.

Questo è uno dei motivi per cui i giochi erano meglio itineranti: ogni tv organizzava la(e) propria(e) puntata(e) e nessuna di esse era più importante delle altre, dato che durante l'estate la produzione del programma veniva alternata tra le varie emittenti, senza dare tutto in mano a una sola televisione. ;)

Edited by Mauro_Tozzi - 13/3/2017, 10:11
 
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ombrello dimenticato sul pulman
view post Posted on 8/3/2017, 23:35     +1   +1   -1




infatti credo che lo spirito dei giochi sia tramontato anche con la fine dell itinerarietà
 
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2 replies since 6/3/2017, 18:39   296 views
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